martedì 30 novembre 2010

Ma Perchè Non Andate Un Po' A Fanculo?

Siete talmente abituati a non vedermi mai arrabbiata che se anche mi permettessi di esserlo, non mi prendereste sul serio.

Sapete? Ne ho un po' le palle piene.

Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Infuriated

domenica 28 novembre 2010

Salt

Ovvero Sporchi Russi Non Avrete Il Mio Scalpo o Giochiamo A Saltare Sui Camion In Tangenziale


Io da grande voglio fare l'Angelinashjolì. Davvero.

- Menerei come un fabbro

- Sarei canottosa e cazzuta come non mai

- Saprei costruire bombe a base di Viakal e Amuchina

- Mi batterei perchè sede centrale della CIA sia presente sempre e solo arredamento IKEA

- Troverei assolutamente normale e sensato che i sospettati siano fatti entrare nella suddetta sede con un cappuccio in testa ma fatti uscire senza

- Troverei assolutamente normale e sensato che nella suddetta sede i metal detector siano utilizzati per controllare gli agenti ma non i sospettati

- Potrei scagliarmi giù da un vagone della metro in corsa, senza smaltarmi contro nessuna delle 600 colonne presenti sulla banchina!

- Potrei tingermi i capelli con il lucido da scarpe ed essere ancora una gran figa, senza dare l'impressione di avere appena infilato la testa sotto un tubo di scolo nel porto industriale di Marghera!

- Dopo aver passato mezzo film a cercare di salvare mio marito (sei sicuro di voler sapere cosa farei?)
nel momento in cui venisse ucciso davanti ai miei occhi farei spallucce, ricordandomi che in fondo lo avevo sposato solo per comodità


- Anche se finissi in mano ai Nord Coreani, potrei contare su mio marito: (sei davvero sicuro di volerlo sapere?)
(ops, avrei potuto. Vabbè. *spallucce*):
le altre spie sono mollate a marcire in luride e fetide celle, io no perchè è sufficiente che lui vada a frignare dai Grandi Capi per tirarmene fuori! Yuppi!

- Indosserei un colbacco peloso per far vedere quanto sono Russa, da!, perchè sono assolutamente convinta che sia gli spettatori che i personaggi del film siano dei completi deficienti, e perchè mi piace un sacco rispettare i peggio clichè

- Se si trattasse di scappare per i cornicioni, Spiderman mi farebbe una pippa

- Se entrassi in modalità ScappaSparaUccidiCorri non mi fermerei più, ecchissenefrega se ho un motivo o meno per farlo

- Potrei stare un po' da entrambe le parti, a seconda di quello che mi è più comodo, senza dover dare nessuna spiegazione nè al mio Capo nè agli spettatori. Tette&Labbbbbbbra Power!

Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Sleepy

sabato 30 ottobre 2010

Here And There

..."Mettono il gatto in una gabbia che ha un pulsante sul pavimento e quando lui ci passa sopra gli arriva da mangiare, quindi impara subito a farlo, a schiacciare il bottone quando ha fame, e poi lo mettono da un'altra parte lasciandolo senza cibo, dopodiché lo rimettono nella stessa gabbia con lo stesso pulsante, solo che questa volta, passandoci sopra, riceve una scarica elettrica. Non troppo forte, solo una piccola scarica, ma il risultato è lo stesso. Il gatto diventa squilibrato, completamente nevrotico, e alla fine perde il desiderio di mangiare e rifiuta addirittura il cibo che gli viene offerto, lasciandosi morire di fame."[...]

..."Prima il gatto impara qualcosa ed è contento perché viene ricompensato con il cibo, ma poi lo tengono a digiuno e quando esegue il gesto che ha imparato lo ripagano con una scarica dolorosa. Naturalmente il gatto non capisce cosa diavolo sta succedendo. Quand'ero piccolo ho fatto esperienze simili quasi tutti i giorni. Non mi riferisco a fatti importanti come la morte di mio padre, ma alle scelte. Non puoi imporre al mondo degli adulti di adeguarsi alla tua idea di come dovrebbero essere le cose, quindi devi imparare a premere i tasti giusti e crescendo i ragazzi si ritrovano di continuo in situazioni come quella del gatto nella gabbia. Non c'è coerenza nel comportamento dei genitori e adulti in generale quando sei piccolo. Specialmente in questo paese, perché mancano criteri solidi per giudicare quello che è importante. I grandi vivono solo per soldi e cose con un valore economico stabilito, come gli oggetti di design. I media - tv, quotidiani, riviste, radio eccetera - sono pieni di affermazioni di adulti secondo i quali ciò che conta sono i soldi e i beni materiali. Tutti quanti, dai politici ai burocrati fino all'ultimo scribacchino che beve sakè scadente comprato dal baracchino per strada, dimostrano con il loro stile di vita che l'unica cosa a cui aspirano sono i soldi. Si gonfiano il petto e dicono "I soldi non sono tutto" ma basta guardare come si comportano per capire le loro vere priorità. I settimanali che si rivolgono agli uomini di mezza età criticano l'enjo-kosai diffuso tra le liceali ma tra le pagine di quelle stesse riviste si possono trovare indirizzi di saloni di massaggio a prezzi ragionevoli e di soapland [...]. Denunciano la corruzione tra i politici e i burocrati ma propongono consigli di investimenti "imperdibili" e "affari" immobiliari. E dedicano interi servizi a "storie di successo" dove si vedono le case dei ricchi o di qualche cretino vestito e accessoriato con tutte le grandi firme. Praticamente ventiquattro ore su ventiquattro, giorno dopo giorno, trecentosessantacinque giorni l'anno, i bambini di questo paese passano attraverso l'esperimento del gatto ricompensa-o-punizione. Ma se si cerca di farlo notare qualche vecchio stronzo ti salta al collo. Voi ragazzi siete viziati! Come osate lamentarvi se non vi è mai mancato niente? La mia generazione è cresciuta a patate e si è spezzata la schiena per fare del nostro un paese ricco! E' esattamente come questo vecchio segaiolo che non vorreste mai diventare. Non viviamo come ci dite di fare perché abbiamo paura di finire come voi e il solo pensiero ci riesce insopportabile. A voi sta bene perché comunque tra poco sarete morti, ma noi abbiamo ancora cinquanta o sessant'anni da passare in questo schifoso paese."

(Ryu Murakami, Tokyo Soup, 1997)

Ora divertitevi a sostituire le parole in corsivo con caffè, prostituzione, agenzie di escort.

Julieta
Mood: BGSgif (by schmiss) Discontent

mercoledì 20 ottobre 2010

Pubblicità Progresso

In Radio gira questa pubblicità:

"Sei in perfetta forma, ma all'improvviso... La bocca si storce, il braccio non ha più la forza, la gamba è debole. Chiedi aiuto ma pronunci solo parole sconnesse. Potrebbe essere un ictus.
CORRI IN OSPEDALE, perchè entro le prime ore le nuove terapie possono guarirti e ridarti una vita normale. Riconoscere i sintomi e intervenire subito può salvarti la vita."

Se hai riso, sei una brutta persona. Come me.

Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Silly

domenica 26 settembre 2010

Improvvisamente

Voglia d'inverno.

Il maglione preferito, la tazza di thè fra le mani, il buio, le finestre illuminate, gli stivali di pelle, camminare stringendosi nel cappotto, il rumore della neve sotto i tacchi, i termosifoni bollenti, Prato della Valle in bianco, i fari delle auto accesi alle 4 del pomeriggio, i soliti film di Natale in tv, le luci intermittenti dell'albero, il profumo di biscotti caldi, il concerto di Vienna, gli ennesimi guanti nuovi, le bancarelle del centro, l'odore delle castagne, rabbrividire, il cambio-armadi, la pubblicità della Coca-Cola, i cd che fanno tanto Natale, i collant pesanti, la cioccolata con la panna (quella buona davvero), il profumo della stufa a legna, la condensa come pausa fra le parole, il fumo di sigaretta tra dita ghiacciate, i regali dell'ultimo minuto, i fuochi d'artificio a Capodanno, la crema al mascarpone della nonna, il piumone che sa di lavanda, "un altro anno che se ne va", la luce diafana, la sciarpa patchwork fatta a mano, il fuoco e la cenere del caminetto, le insegne dei negozi illuminate, rossorossorossorosso ovunque, il sale a manciate sui vialetti, le ciabatte col pelo, la crema per le mani, le liste dei desideri, le pecore del presepe che cadono sempre, i canditi del panettone, nastri del colore sbagliato, gli auguri che arrivano e quelli che puntualmente sono dimenticati, il regalo da cambiare, Babbi Natale a contratto determinato, bambini che non ci credono più, l'abete di plastica riesumato dopo 11 mesi di naftalina, il tradizionale e ormai svuotato giro-visite, la cannella, lo zenzero e i chiodi di garofano, angioletti dal sorriso finto, la Messa di mezzanotte, sapere che sta per nevicare dall'odore dell'aria, Arnold Schwarzenegger e Macaulay Culkin, palline di vetro e palline di plastica, i saldi che iniziano sempre troppo tardi, chi mette subito il Bambin Gesù e chi dopo il 25, la nebbia fino a pomeriggio inoltrato, la recita scolastica, il calendario dell'Avvento con i cioccolatini, l'alone odoroso di fritto dolce per le strade, i colori smorzati, il vento che si insinua nelle maniche, le lenticchie che portano bene, le nuvole d'un grigio denso come il pongo, il silenzio del freddo, gli alberi neri contro un mondo bianco. E Venezia con la luce d'inverno.


Così, per caso.


Julieta

Mood: Peaceful
Music: The DaVinci Code Soundtrack - Hans Zimmer

lunedì 13 settembre 2010

sabato 4 settembre 2010

And Time Goes By

E' già finita l'estate, e non ho ancora fatto tutto il niente che volevo.

Julieta

Mood: Calm

domenica 29 agosto 2010

Frammenti

E lo immaginavo. Perchè non era difficile, e Apollo di qui non te ne vai (e in fondo te l'ho chiesto io). Basta aspettare che scivoli, il resto è solo guardare e ascoltare, una birra e del prosecco, una battuta che faceva anche ridere, l'applauso meritato, anche se. Non posso fare a meno di pensare che chi se ne va ha ragione, e l'aveva, e ti ho sorriso quella volta, forse non l'hai visto, ma la mia era gratitudine. Non l'avevi fatto di proposito? Va bene uguale. E la battuta davvero, era carina, però ho evitato di guardare, di sfuggita ho capito, il bicchiere dondolava, e ho riso, davvero, e lui non poteva sapere (?), ma cambiando discorso la verità è che anch'io dovrei andar via, perchè per vincere a volte non serve saper giocare le carte ma cambiarle del tutto, e allora sarebbe da vedere cosa si sa fare. Forse c'era troppa birra, forse troppo poca, ma la testa c'è ancora tutta, la memoria meno, non mi hai mai guardata, e non so ancora se devo esserti riconoscente o no, per il lieve glissare o per l'insistere sbadato ma sporco. E dovrei sì andarmene, ma prima se potessi, giuro, se ne fossi in grado a te prenderei il viso tra le mani e ti direi guardandoti "mi dispiace", e non dovrei bere birra dai bicchieri altrui, non essendo abituata, è un Fa questo?, non ho mai veramente imparato a leggere le note, le note! E lo so che sto sbagliando. E quanto, ma forse l'importante è rendersene conto, come quando ripenso alle critiche perchè tu continui a portarla con te e alla fine io faccio lo stesso, (e chi non lo fa alzi la mano) (un deserto). E ho pensato anche a te, Lily Briscoe, tra la birra e il vino, tu e la tua visione, (cara Virginia), e poi la risata, era davvero azzeccata, un po' amara ma azzeccata, e in alto i calici, in vino veritas che lo si voglia o meno. E sarebbe stato così facile che non lo immagini nemmeno, davvero, mi viene quasi da ridere, e ora invece c'è questa cicatrice che ancora prude, e pensare che se mi prendessi il viso tra le mani e mi dicessi guardandomi "mi dispiace" io ti crederei, anche se fossi ubriaca, perchè checchè ne dicano la testa c'è tutta, anche se la memoria meno, e la risata non avrebbe quel retrogusto di ferro, (alla radio dovrebbero imparare a mettere dei pezzi decenti, per Dio), che questo è sputtanamento è palese ma penso sopravvivrò, quel che non soffoca ingrassa, no?, poi le cose tanto stanno cambiando, se il pavimento cede forse è ora di prendere in considerazione l'idea di saltare. Sempre pronta a negare tutto, in ogni caso, perchè gli Dei mi hanno dato mille facce come nessuna, quindi regolatevi, spiegazioni non ne avrete, a ognuno una tessera, ai più fortunati tre (la balla triste dovrebbe essere cancellata dal manuale base, comunque. Prima del livello 50 è un po' una carognata). E giocavo col calice, pensando che ridere fosse la cosa giusta, pensando che avevo ancora sete, pensando ai giorni, pensando che in fondo andava bene così. E invece non era vero niente.

Julieta


Mood: Recumbent

mercoledì 4 agosto 2010

La Mala Educaciòn

La quantità di sapone presente nei dispenser dei bagni di una piscina è direttamente proporzionale alla quantità di persone che la fa dove non dovrebbe.

Nota: Questa affermazione è valida solo se i bagni in questione sono quelli femminili. In quelli maschili il sapone è sempre e comunque presente.

Meditate gente, meditate.


Julieta

Mood: Sick

domenica 25 luglio 2010

Eclipse

Ovvero Il Terzo Episodio Dell'Harmony Per Adolescenti Arrapate o Che Mazzata Nei Maroni


Ebbene sì, sono andata a vederlo. Perchè alla cazzate pseudo-fantasy non so resistere. E avevo ancora 5 ingressi gratuti nella tessera del Cinecity, perciò ho deciso di approfittarne. Sono tuttora indecisa se sentirmi estremamente intelligente o no.

Sembra che il New York Times l'abbia elogiato come il miglior film della serie, potente, ironico e molto violento.
Alura. Qui c'è qualcuno che ha sbagliato sala, e non sono stata di certo io.

Cominciamo dalla locandina. Parliamone. Più che di un horror/fantasy sembra quella di un porno. Probabilmente ne è convinta anche la Stewart, visto che mantiene tenacemente per 120 minuti un'espressione a metà tra il puttanone e il lobotomizzato.

Bella emozionata durante una scena d'amore con Edward


E la cosa divertente è che il regista è assolutamente convinto della bravura ed espressività dei suoi attori. Deve esserlo, altrimenti l'unica altra spiegazione per i continui e insistenti primi piani è che gli si sia bloccato il tasto zoom della cinepresa. O che sia un feticista dei punti neri. Bleah.

Non è un film coinvolgente. Per niente. Azione limitata al minimo (guardatevi il trailer, lì c'è tutto). Dalla trama uno si aspetta scontri mostruosi tra vampiri vs. licantropi vs. altri vampiri, sangue che scorre, violenza bruta, gente che si mena come se non ci fosse un domani, e quello che invece ti viene propinato sono due ore di seghe mentali dei protagonisti: lei che manca poco salti addosso a Eddy e gli strappi i vestiti coi denti (è DAVVERO convinta di essere in un porno), lui che si lamenta perchè Bella gli sta troppo attaccata e Jackie puzza di cane (Eddy, coraggio, dillo che sei gay), e Jackie che comincia a soffrire del suo ruolo di migliore amica e stufetta da campo. Il tutto è ravvivato da qualche scontro verbale sul genere di:
Eddy: "Lasciala stare la mia ragazza, cattivone!"
Jackie: "Non dirmi cosa fare, sciocchino! Io l'amo!"
Bella: "Smettetela di litigare! Da adesso io sono la Svizzera!"
Nota: Una di queste 3 frasi si sente veramente nel film. Davvero.

Photobucket

Eddy e Jackie che litigano



Bella spaventata mentre tenta di fermare Eddy e Jackie che litigano


La poca verve del film si trova nelle inquadrature dei pettorali di Jackie e nei flashback (grazie Signore, ci sono altri personaggi nel film), dove finalmente vengono raccontate le storie di Rosalie, la vampira più figa solo di nome e non di fatto, e di Jasper, che dovrebbe essere il vero protagonista, in quanto bellissimo/bravissimo/fortissimo (nello scontro finale uccide la stessa comparsa ben 3 volte, pensate!). Jasp ti amo, chiamami.
Ok, fine della deriva da bimbaminkia.

Bella sgomenta mentre ascolta il racconto di Rosalie


Da segnalare la battuta migliore del film (Eddy: "Ma non ha una camicia quello?!?...", non occorre che vi dica a chi fosse riferito), e la scena nella tendina (mi raccomando gente: quando andate in campeggio in montagna in inverno, non guardate le previsioni. In caso di tormenta, chiedete al primo licantropo che passa di tenervi al caldo), dove il povero Eddy è costretto a sorbirsi (causa abilità di lettura del pensiero) i viaggioni mentali di Jackie su Bella, di natura non tanto dubbia. Ah, Alice, comunque o sei una stronza o la tua preveggenza è farlocca: mi dici che cazzo serve avere una che prevede il futuro se poi lasci questa sotto una bufera di neve? Cioè, neanche Linea Verde canna così il meteo.

Bella mentre muore di freddo nella tendina sotto la tempesta di neve


Come i due film precedenti, tutto condito da un'insipida e inutile colonna sonora per truzzetti americani. Tristess. Confido nell'ultimo episodio. Se non c'è violenza, almeno un po' di sesso, per pietà.


Per saperne di più:

Eclipse (Trailer) - ITA
Eclipse (Trailer) - ENG
L'articolo comparso sul New York Times


Julieta

Mood: Blah

mercoledì 7 luglio 2010

The Road

Ovvero Il Grigio Sta Bene Su Tutto o Indovina Chi C'è Per Cena


Svegliarsi la mattina (dududududududù), aprire la finestra e non trovare più niente. Stavolta l'Uomo l'ha fatta fuori dal vaso, ha tirato troppo la corda e l'Incantesimo si è rotto. Ora prendi e porta a casa. Da 10 anni dall'evento che ha cancellato ogni forma di vita dal nostro pianeta (esclusi gli esseri umani), un padre e un figlio si trascinano lungo le strade del nord America, tentando di raggiungere l'Oceano. La loro sopravvivenza è garantita da un carrello del supermercato, da pochi e logori vestiti pesanti, da qualche scarafaggio o briciola raccolta su un polveroso tavolino di quello che una volta era un bar, e da una pistola, in cui rimangono 2 proiettili.

Se non avete una bella giornata, non andate a vederlo.
Se avete stomaci deboli, non andate a vederlo.
Se siete di lacrima facile, non andate a vederlo.
Se volete delle spiegazioni, non andate a vederlo.
Se volete vedere un bel film, questo è un altro discorso.

E' un po' un pugno nello stomaco. Siete avvisati. Ma finalmente un prodotto diverso dal solito.


Avviso al pubblico: sotto seguono alcuni SPOILER.

- I need a hero. Non ci sono supereroi che salveranno il mondo. Scordateveli. La Terra sta morendo, e così è. Punto.
- Ma... Ma... Ma... Che diavolo è successo? Non si sa. Probabilmente l'Uomo ha messo le mani dove non doveva, e ha fatto qualche casino. E' un classico. Bravo pirla.
- Viggo è un figo, lo lovvo tantissimo. Vi ho appena detto che non ci sono supereroi, e tantomeno orchetti da squartare. Del figaccione Aragorn non è rimasto più nulla, anzi no, qualcosa c'è: lo scheletro. Il Mortensen è pallido, sporco, magro da paura. Ma tanto bravo. La parte del "lovvo tantissimo" ve la passo solo per questo. Da segnalare un suo coraggiosissimo nudo.
- Questa bistecca ha un sapore strano. L'unica forma di vita rimasta sulla Terra è l'essere umano. Domandarsi "Cosa c'è per cena?" è quindi una domanda stupida. Domandarsi "Sarò io la cena?" no, è legittima.
- "Il bambino è la mia speranza. Perché se non è lui il Verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato". Quando l'Apocalisse risveglia un senso della religiosità più semplice, puro e toccante. Perlomeno in coloro che non sono stati divorati dalla disperazione o dai propri simili.

Film crudo, a tratti oscuro, forse uno dei migliori prodotti della stagione. Ottime le interpretazioni di Kodi Smit-McPhee (che occhioni, ragazzo), Viggo Mortensen e di Charlize Theron (seppur limitata, appare unicamente nei flashback).

Chapeau, John Hillcoat.


Julieta

Mood: Irate

lunedì 21 giugno 2010

Wake Me Up When November Ends

Dopo due giorni di intense speculazioni meteo-filosofico-religiose, ho capitolato. Mi sono messa il pile.
Giugno di merda.


Julieta

Mood: Cold

giovedì 3 giugno 2010

Robin Hood

Ovvero Il Medioevo ai tempi di Hollywood o I francesi sono tanti, milioni di milioni


Dal quaderno del Dungeon Master Ridley Scott:

Campagna: "Ribellarsi e Ribellarsi Ancora, Finchè gli Agnelli non Diverranno Leoni"
Punti Esperienza degli Eroi: 120934 (ma vi è morto il Re! Ah-Ah! 1000 PX in meno!)
Oro Accumulato dagli Eroi: Bof, tanto non durerà.

Schede Personaggi:

Nome del Personaggio: Robin Longstride
Razza: Umano
Classe: Guerriero
Livello: 30
Allineamento: Caotico Buono
Divinità: Dio

Caratteristiche
Forza.............30 (+3)
Destrezza......27 (+1)
Costituzione...30 (+1)
Saggezza.......20 (+4)
Intelligenza....20 (+2)
Carisma.........28 (+1)

Punti Ferita: 1000
Iniziativa: +20

Capacità Razziali
Die-hard
Competenza nelle armi (spada lunga, stocco, arco lungo, arco lungo composito, arco corto, arco corto composito, mazza chiodata, bastone, lancia, balestra, cerbottana, fionda, fucile Winchester, uzi, cannone, M16, C4, insomma qualsiasi dannata arma)

Abilità
Camuffare
Cavalcare
Consegnare Spade di Defunti ai Parenti
Sindacalismo alla Buona
Gioco delle 3 Carte

Linguaggi
Inglese
Francese


Nome del Personaggio: Lady Marion in Loxley
Razza: Umano
Classe: Donzella in pericolo (?)
Livello: 28
Allineamento: Legale Buono
Divinità: Dio

Caratteristiche
Forza.............19 (+1)
Destrezza......24 (+1)
Costituzione...15 (+4)
Saggezza.......24 (+1)
Intelligenza....23 (+2)
Carisma.........29 (+5)

Punti Ferita: 20
Iniziativa: +5

Capacità Razziali
Volontà di Ferro
Iniziativa Migliorata
Cucina Francese

Abilità
Addestrare Animali
Artigianato
Camuffare
Artista della Fuga
Cavalcare
Decifrare Scritture
Diplomazia
Intimidire
Conoscenze (Dungeon, Arti Marziali, Uncinetto)
Disattivare Congegni
Guarire
Minacciare
Falsificare
Intrattenere
Apnea (15 min.)
Osservare
Percepire Intenzioni
Manovrare Aratro
Raggirare
Tiro con l'Arco
Maneggiare Coltelli
Saltare
Scassinare Serrature
Spogliarello
Mischia
Utilizzare Corde
Ferrare Cavalli
Mungere Mucche
Togliere Cotte di Maglia
Irretire Sceriffi
Scalare Fienili
Emulare Eowyn
Fare Benzina al Self-Service
Passare l'Aspirapolvere
Parcheggiare il Cavallo in Doppia Fila
Badante
Fare la Ruota
Tango Argentino
Yoga
Suonare lo Xilofono

Linguaggi
Inglese
Francese


PNG
Nome del Personaggio: Godfrey e Basta
Razza: Umano
Classe: Cattivone-one-one
Livello: 29
Allineamento: Neutrale Malvagio
Divinità: Dio

Caratteristiche
Forza.............20 (+3)
Destrezza......22 (+1)
Costituzione...25 (+1)
Saggezza.......18 (+1)
Intelligenza....30 (+1)
Carisma.........MILLE! (+2)

Punti Ferita: 30
Iniziativa: +14

Capacità Razziali
Persuasione
Fuga
Sorriso Inquietante

Abilità
Diplomazia
Raccogliere Informazioni
Voltafaccia Spudorato
Essere Più Figo del Protagonista

Bonus dato da congiunzione favorevole Classe/Allineamento: Attirare Frecce

Linguaggi
Inglese
Francese


Nome del Personaggio: Principe Giovanni
Razza: Umano
Classe: Tanta...
Livello: 29
Allineamento: Legale Malvagio
Divinità: Dio

Caratteristiche
Forza.............22 (+1)
Destrezza......23 (+2)
Costituzione...25 (+2)
Saggezza.......5 (+0)
Intelligenza....12 (+1)
Carisma.........200 (+5)

Punti Ferita: 23
Iniziativa: +1

Capacità Razziali
Nobiltà
Leadership
Fare i Propri Porci Comodi Senza Sentirsi in Colpa

Abilità
Fascino
Riscossione Tasse
Licenziamento Selvaggio
Imbroglio
Paraculaggine

Linguaggi
Inglese
Francese


NOTE
1) Controllare DADI usati da Longstride. Il numero di critici è a dir poco sospetto.
2) Controllare ABILITA' di Marion. Lei dice che ha solamente distribuito bene i punti esperienza, ma la cosa comincia a puzzare come il fu Re Riccardo.
3) Io vorrei sapere perchè TUTTI sanno parlare francese. Sul serio.
4) Controllare il prima possibile in internet che il bonus di Godfrey non sia un errore del manuale. IL PRIMA POSSIBILE.

PROMEMORIA
- Chiedere a Peter se gli sono avanzati 2/3000 orchetti dalla campagna "Anelli e Tranelli". Nella battaglia finale ci starebbero da Dio: costano meno delle comparse e così forse i ragazzi la piantano di rompere ("ma non è D&D se non ci sono mostri da sventrare!"). Li infracco dentro le uniformi francesi e non se ne accorge nessuno. Magari li sistemo un po' con la Computer Graphic, chiedere a Peter anche per questo.
- Sentire Steven per quella storia delle miniature di navi che ha in magazzino rimaste dall'avventura "Ryan di Normandia". Chiedere delle dimensioni, in caso vedere se la CG risolve anche questo.
- Telefonare a Mel per questione del termine "libertà" (cit. campagna "Real Men Wear Kilts"). Si sa mai che ci siano problemi di copyright. E' un po' che a Longstride è presa la mania della difesa dei lavoratori, caccia lì "diritti per tutti!", "il popolo è schiavo!" e "ribellatevi!" anche se deve ordinare una birra. Se è un marchio registrato sono fregato.


Per saperne di più:


Julieta

Mood:Silly

lunedì 24 maggio 2010

Tu Chiamale Se Vuoi, Collisioni

In auto, ieri sera.
Anna: "Ecco, lì gira a sinistra."
Julieta gira a sinistra, prendendo la curva un po' stretta.
Anna: "Se non invadi l'altra corsia è anche meglio..." O.O
Julieta: "Ma sì, non c'era nessuno!"
Enrico: "Ma come facevi a saperlo, che c'era l'angolo!"
Julieta: "Avrei visto i fari, dai..."
Anna: "Ma se era Battisti?"
Julieta: "Se era Battisti suonava."


Julieta (no, non dite niente)

Mood:Amused

sabato 22 maggio 2010

Hello, Loxias

U. guardò per qualche secondo la penna stilografica che teneva in mano, poi si voltò verso la porta. Si scostò i capelli dall'orecchio, e si girò di nuovo, stavolta a guardare il pezzo di carta di fronte a lei. Giocherellò con la stilografica dorata.
Quindi le scelte erano due: firmare, o uscire da quella porta.
Firmando, sarebbe andata incontro a una discreta dose di felicità, a delle probabili delusioni, a un piccolo carico di menzogne e un pizzico di autodistruzione.
Andandosene, come il risultato avrebbe ottenuto una discreta dose di felicità, delle probabili delusioni, un piccolo carico di menzogne e un pizzico di autodistruzione.
Buffo come in realtà le due alternative fossero diverse. Eppure, l'incapacità di decidere. L'indecisione condensata la osservava da dietro il tavolo, tamburellando con le dita e sorridendo mollemente.
Osservò di nuovo la penna, e fissò la porta. L'orologio ticchettava.

Eppure.

(to be continued)


Julieta

Mood: Thoughtful

sabato 15 maggio 2010

The Hill of Dugongs (ジュゴンの見える丘) - Cocco

Da un po' di tempo ho come l'impressione che si tenda sempre di più (nella musica, nello spettacolo, nella politica e in tanto altro) ad un piattume chiassoso, ad un asintoto di banalità, ad un falsamente colorato grigiume. A ben guardare, siamo circondati da plastica e variazioni su tema, da immagini graziose ma vuote, da oggetti ed esseri che tentano di emozionare proponendo o sterili ripetizioni di cose già viste e già sentite, o sgargianti e pomposi specchietti per allodole. Io non voglio sosia. Non voglio emozioni usa-e-getta. Voglio qualcosa che si possa definire "bello", che si possa ricordare, che abbia un'anima, che sappia stare in piedi da solo senza aver bisogno della scritta "applausi" che si illumina sullo sfondo.

Oggi vorrei inaugurare ciò che spero sarà una lunga serie di post dedicati a ciò che io ritengo "bello". Se qualcosa vi parrà banale o stupido, posso assicurarvi che a me non lo è sembrato. Probabilmente non riscontrerò le idee o i gusti di tutti. Pazienza. Forse è meglio così.





Questo "Bello" è qualcosa che mi ha fatto commuovere. E' una giovane cantante Okinawana che parla di dugonghi e di basi americane. Non è nulla di complesso o aulico. Ma sullo sfondo di uno degli eventi forse più controproducenti e inutili mai organizzati (Live Earth), a me la voce rotta di questa ragazza, proveniente da uno dei paesi più violentati della Storia degli ultimi 150 anni, è sembrata una delle cose più vere che abbia mai sentito.



Perchè questa è una cosa bella. E basta.


Julieta

Mood: Calm
Music: Peter (Finding Neverland Original Motion Picture Soundtrack) - Jan A. P. Kaczmarek

mercoledì 5 maggio 2010

Agorà

Ovvero Tanto rumore per nulla o Non me la dai? Divento cristiano

All'itagliano medio il complotto gli piace acciodo. "Il film non sarà distribuito in Italia perchè la Chiesa non lo vuole! Dagli al prete!". E via di petizioni e proteste. Piantiamola, su. Dai. Non lo si voleva far approdare nel Bel paese perchè nessun distributore aveva voglia di pagare fior di quattrini per un prodotto che oltre ad essere medriocre, non avrebbe attirato così tanto pubblico da giustificare la spesa.

Perchè Agorà è una creatura senza spina dorsale. Amenabar caccia lì un po' di tutto, dà una bella mischiata, e quello che esce è un film incompleto, che tocca la Storia (riadattata), l'Amore (accennato) e l'Odio (mal raccontato), senza prendere di petto nulla. Non esiste una Trama, l'unico elemento di raccordo sono i cristiani, i quali, quando non gli passa niente, prendono e vanno in giro a mazzuolare la gente (fra parentesi, sono le scene migliori del film, belle sul serio.)

E poi c'è lei. Non so. Da come mi era stato presentato il film, Ipazia mi dava l'idea di una tipa con le palle quadre, che so, una che andava a parlare in piazza, che aizzava la folla, che discuteva in senato e suscitava l'ira funesta dei pii cristiani, e qui c'è una maestrina (che per quanto sveglia, saggia e intelligente, rimane un'insegnante di matematica) che alla fine viene messa a morte perchè scomoda (insegnante di matematica = scomoda. Alejandro, cazzo, approfondisci un po'!) e le si mettono in bocca frasi come: "In che cosa credi?" "Io credo nella filosofia". (ma ci sono dialoghi più belli: Parabolano: "Chi sei?" Schiavo: "Davo lo schiavo" Parabolano: (ridacchia) Spettatore: "Ma perchè?"). Sinceramente, a me cascano un po' le balle. 2 ore di film, e per quanto Rachel Weisz sappia fare il suo lavoro, l'unica cosa che allo spettatore rimane in mente della filosofa è che ha scoperto che la Terra segue un'orbita ellittica intorno al Sole. Ok, fichissimo, ma 1. Tutto qui? 2. La cosa puzza un po' di falso storico. Ma come insegnano Il Gladiatore e Apocalypto, documentarsi fa schifo.

Nonostante la bella ricostruzione storica (seppur con i suoi difetti), la fotografia e l'ottimo uso della telecamera aerea, che riprende gli scontri dall'alto fino ad uscire dall'atmosfera e ad inquadrare il pianeta, e che comunica bene la dimensione che hanno le questioni umane rispetto all'universo, il film non decolla. Peccato.

Per saperne di più:

Agorà - Wikipedia
Agorà - Trailer (Eng)


Julieta

Mood: Nerdy

sabato 17 aprile 2010

L'Uomo nell'Ombra (The Ghost Writer)

Ovvero Il Festival della Simpatia o Come ho imparato a farmi i fatti miei.

Non mi dilungherò nel raccontarvi la trama: googlate "l'Uomo nell'Ombra" e avrete 4.650.000 risultati a vostra disposizione. Se cercate bene, troverete anche scritto come finisce (grazie, giornalisticani). Non sarò certo io a dirvi che il colpevole è il maggiordomo.

Thriller interessante, lento ma ben calibrato, non permette cali di attenzione. Ottima la fotografia di Pawel Edelman, i colori dominanti sono il grigio, verde scuro, nero e blu. Brrr. Freddo. Poco ma sicuro, non andrò mai ad abitare nel New England: su 121 minuti di film, piove per 120 e mezzo.

I personaggi principali sono stati probabilmente allevati a pane e calci sui malleoli, non ce n'è uno che non sia antipatico come un chihuahua incazzato. Potrei capire i maroni girati di Adam Lang - Pierce Brosnan, accusato di aver coperto crimini di guerra, o del prof. Paul Emmett - Tom Wilkinson (ti arriva uno in casa e comincia a chiederti "Ma conosci X? No? Sicuro? Davvero? Sul serio? Ne vuoi parlare?" Che palle, preferirei i testimoni di geova) o della moglie - Olivia Williams, che magari ha le sue cose, ma che anche la cuoca filippina abbia uno sguardo del genere "tu-mangiale-panino-o-io-uccidele-te" mi pare un po' esagerato.

Ewan McGregor è tanto sexy quanto innocente: ragazzo mio, impara a mentire. Discorso tipo, tra Ewan e X:
X: "Sei andato a Boston ieri?"
Ewan: "Sì."
X: "Davvero?"
Ewan: "No, non è vero, sto mentendo, mi spiace, sono stato in Messico, e guardando in Internet ho raccolto milioni di prove che sei coinvolto in massacri/stupri/vendita di droga/frode fiscale/corruzione/traffico di organi/produzione di materiale porno/turismo sessuale/incitamento alla prostituzione minorile e tanto altro che ora non ricordo, ma ho una cartella piena, dopo se vuoi te la mostro."
X: "Ah. E ora cosa pensi di fare?"
Ewan: "Pensavo di andare alla polizia."
X: "Non credo."
Ewan (facendo spallucce): "Ok."

Musiche di Alexandre Desplat (La Ragazza con l'Orecchino di Perla, Il Curioso Caso di Benjamin Button), che accompagnano più che degnamente la vicenda.


Per saperne di più:

L'uomo nell'ombra - Wikipedia
L'uomo nell'ombra - Trailer (ITA)
The Ghost Writer - Trailer (ENG)

Julieta

Mood: Cold

venerdì 29 gennaio 2010

Avatar

Vi prego, non dite: "Ecco l'ennesima recensione dell'ennesimo spettatore entusiasta dell'ennesimo blockbuster americano". Non fatelo. Senza alcuna vergogna metto nero su bianco che Avatar mi ha fatto schifo. 2 ore e rotti e 7,50 euro (sì, dannazione, perchè quei maledettissimi occhialini, oltre a scavarti il naso, costano pure una cifra) buttati via, nella speranza che il baraccone digitale ne valesse la pena.

Buahahahaha, fregati! Balle e ancora balle. E' un gran bel filmone. Sul serio. E ormai siete qui, quindi sorbitevi la recensione.

Trama: 2154, tra inquinamento e crisi energetica la Terra non se la passa proprio alla grande. Perciò, siccome gli Americani pensano che passare alle energie alternative non sia da Veri Uomini e presumibilmente perchè in Iraq non c'è più petrolio, decidono che è ora di conquistare il piccolo pianeta Pandora, in quanto lì c'è la materia prima che potrebbe risolvere i problemi energetici del nostro pianeta: l'unobtanium, minerale il cui valore si aggira intorno ai 20 milioni al kilo. Però:
Problema 1: L'aria di Pandora non è respirabile dagli umani.
Problema 2: Il pianeta è abitato dai Na'vi, la popolazione autoctona.
Problema 3: Una delle tribù Na'vi ha il proprio "Albero-Casa" esattamente sopra il giacimento di unobtanium più grande del pianeta. Che culo, gente.

Pandora

Gli scienziati, capitanati dalla dottoressa Grace Augustine (Sigourney Weaver, lieta di rivederla!), al fine di studiare il territorio e la popolazione e tentare un approccio diplomatico hanno creato gli AVATAR, ibridi realizzati tramite l'unione di DNA umano e Na'vi. All'interno di una macchina un individuo si collega mentalmente con l'avatar, e può controllarlo a distanza, percependolo come se fosse il proprio corpo.

Un avatar: l'ultima frontiera della Wii

Su posizioni diametralmente opposte sono Parker Selfridge (Giovanni Ribisi), la mente e il denaro dell'operazione, ometto inutile e insopportabile al quale metteresti due dita in un occhio tre minuti dopo la sua comparsa sulla scena, e il Col. Miles Quaritch (Stephen Lang), capo dei Marines e gran consumatore di anabolizzanti. Sono entrambi dei Veri Uomini, in quanto odiano l'ambientalismo e anche se il pianeta non è loro, se lo gestiscono loro. Al diavolo la diplomazia, il pubblico vuole sangue.

Il Colonnello Quaritch. Che macho. Peccato per la posa un po' gay

Sarà l'ex Marine Jake Sully (Sam Worthington) ad entrare in contatto con i Na'vi con lo scopo di cacciarli gentilmente fuori di casa. Riuscirà il nostro eroe a compiere il suo dovere, o si lascerà conquistare dalla natura, dalla tribù e soprattutto dalla bluastra figlia del capo, Neytiri (Zoe Saldana)? mostra spoiler


Vergogna, puoi arrivarci anche da solo!


A me gli occhi. Avatar non è un film da vedere, è un film da guardare. James Cameron, intascati gli 11 Oscar e messi via i modellini nautici, ha lavorato per 12 anni alla grafica computerizzata 3D, e il risultato si vede. I bellissimi (c'è poco da fare: i Na'vi sono belli) e giganteschi corpi blu, i macchinari bellici dei Marines e persino le spaventose e "aggraziate" creature di Pandora sono una gioia per gli occhi. La visione in 3D è una meraviglia, anche se alas! il prezzo del biglietto è superiore rispetto a quello per la visione bidimensionale. Tuttavia, se pensate di essere ipersensibili e avete paura di mostrare al vostro vicino cosa avete mangiato per colazione, è possibile naturalmente vederlo su uno schermo tradizionale. Sappiate che vi perdete molto. E comunque vergognatevi.

Una veduta aerea, doppiamente fica se vista con gli occhiali

Questa storia non mi è nuova. Eh no, come darvi torto. La parola che avete in mente è Pocahontas? Sì, la storia è molto molto molto simile, come si può notare da questo fan-made trailer. Ma lì si cantava (troppo: ti stanno sterminando e tu canti?!? Vabbè, è un'altra storia), qui ci sono alieni blu (che bel colore) e soprattutto mostra spoiler


LUI NON SE NE TORNA A CASA COME UNO SPORCO VIGLIACCO ABBANDONANDO LEI!!! Stupido John Smith



Sounds good. Nota di merito per la colonna sonora di James Horner (ti amo, sul serio. Sei nella lista "Passerei una notte di passione con te". Sei intorno alla 134° posizione, ma ci sei). Solo una domanda: che diavolo c'entra Leona Lewis?

In conclusione. Merita. E' stato criticato di una troppo semplice caratterizzazione dei personaggi, e di avere dialoghi elementari. Entrambe cose vere, ma a mio parere, questo e i continui "ammicca-ammicca" a Pocahontas sono abbondantemente ripagati dallo Spettacolo degli effetti speciali, visivi e sonori. Pandora è più di un altro mondo: gli alberi luminescenti, il terreno che risponde ai passi, la foresta che interagisce con gli esseri elevano quasi il pianeta al grado di personaggio, in grado di comunicare emozioni allo spettatore quanto il volto di un umano o un Na'vi. Non mi dilungo oltre.

Per saperne di più:


Julieta

Mood: Tired
Music: Guardians At The Gate - Audiomachine

venerdì 1 gennaio 2010

Cominciamo Bene

Buon 2010. Che il mondo sia pieno di gioia, altruismo, pace e amore.
E se tu hai perso un arto per colpa di botti di dubbia natura: sei felice e tu lo sai, batti le mani.

Julieta

Mood: Bitchy